martedì 22 marzo 2016

17 anni di Sei Nazioni. Dove va l'Italia?

Con la conclusione del Sei Nazioni 2016 possiamo esaminare l'andamento delle squadre, soprattutto l'Italia, nel torneo e se gli Azzurri si stanno avvicinando alle altre nazionali o no.
Vediamo una tabella che ci può dare un'idea: la differenza punti di tutte le edizioni del Sei Nazioni dal 2000 a oggi. Ho scelto questo specifico dato perché può darci un idea dell'andamento reale delle squadre e del loro reale valore più dei punti in classifica che limitano molto la reale comprensione della qualità della squadra nell'anno specifico.


2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
Francia 48 -16 81 78 84 50 56 69 10 23 66 23 15 -18 1 2 -27
Irlanda 35 43 7 22 36 25 34 65 -6 48 11 12 28 -9 83 63 41
Inghilterra 113 149 131 127 74 44 14 4 25 54 12 54 27 16 73 57 62
Galles -24 -41 -69 -62 9 74 -55 -27 82 19 -4 6 51 56 43 53 62
Scozia -50 -24 -37 -82 -93 -71 -3 -58 -54 -23 -17 -27 -53 -9 -91 -55 7
Italia -122 -133 -133 -85 -110 -124 -53 -53 -57 -121 -68 -68 -68 -36 -109 -120 -145

Il grafico ci permette di delineare bene l'andamento delle squadre. Vediamo come ad esempio la Francia nel primo decennio è stata una delle squadre più importanti del torneo, ma dal 2011 in poi è iniziata una discesa costante che l'ha portata al punto più basso dell'ultimo torneo con un -27, peggior risultato del Sei Nazioni per la nazionale transalpina. Vediamo anche come gli irlandesi sono stati per quasi tutte le edizioni una squadra di buon livello, arrivando ad essere la migliore negli anni 2014 e 2015, dopo un anno difficile con parecchi infortuni in cui solo la peggiore prestazione dei francesi gli ha permesso di evitare il cucchiaio di legno.
Interessante vedere come l'Inghilterra è sicuramente la squadra che ha avuto i migliori risultati nella storia del torneo, non terminando mai con una differenza punti negativa, anche se non ha ripetuto più i risultati superlativi dei primi 2000.
Galles che ha superato molto bene gli anni difficili dei 2000, perlomeno la prima metà, raggiungendo eccellenti risultati in diversi anni come il 2008, ma anche il biennio 2012 e 2013 e anche lo stesso 2016.
Scozia che è in fase di ripresa con il miglior risultato quest'anno in cui per la prima volta ha raggiunto una differenza punti positiva, dopo diversi anni difficili.
Infine abbiamo l'Italia. Dopo i primi anni molto difficili la nostra nazionale dal 2006 aveva raggiunto un discreto equilibrio con poche sconfitte pesanti e qualche vittoria che ha permesso in alcune occasioni non solo di evitare il famigerato Whitewash, ma anche di lasciare il cucchiaio di legno ad altre nazionali. L'unica eccezione è stato il 2009, anno in cui si sperimentava la sparizione della "rolling maul", per anni unica arma degli Azzurri, a favore di un gioco più aperto, che ci vedeva totalmente impreparati.
La situazione sembrava migliorare ulteriormente per l'Italia con l'edizione 2013 in cui vinse due partite, giocò bene anche in altre occasioni e infatti ottenne il miglior risultato come differenza punti. Ma la realtà si rivelò abbastanza diversa, perché dal torneo successivo l'Italia è entrata in un involuzione che si prolunga fino ad oggi, peggiorando se possibile. Infatti l'edizione 2016 almeno a livello di differenza punti, si è rivelata essere la peggiore nella storia della Nazionale italiana, addirittura peggiore dei primi anni di partecipazione.
I motivi che hanno portato a questa situazione possono essere diversi, ma certamente uno dei più importanti è lo stesso che hanno portato la Scozia ad ottenere un crescendo di risultati negli ultimi anni, ovvero gli investimenti nella formazione. Il cambio di guida che dovrebbe essere annunciato a breve nella nazionale, come anche nelle franchigie, potrebbe favorire una parziale ripresa della nazionale ma crediamo che sia imprescindibile investire più fondi nella formazione dei giocatori e degli allenatori per competere ad un livello superiore.

1 commento:

  1. Quindi non sono stati i 16 o 17 infortunati?
    Di certo la gestione Brunel è iniziata bene andando pian piano peggiorando, ho idea che negli ultimi due anni prendesse più decisioni capitan Parisse che non il Commissario Tecnico.
    Di certo non ho notato un calo tecnico significativo quando una inadeguata preparazione fisica.
    La differenza tra chi gioca in Italia e chi in franchigie straniere, francesi soprattutto, è enorme. Ed in campo questo si è sentito con una numero di infortuni enorme.
    I famosi 16/17 dell'ultimo 6 Nazioni. Finché non si risolve questo problema non sarà facile competere in campo internazionale.

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